MATERIALI E SOLUZIONI PER IL RESTAURO DI EDIFICI STORICI
Il degrado dell’intonaco è forse la patologia muraria più diffusa. L’esposizione di un edificio agli agenti atmosferici e alle condizioni d’uso irrimediabilmente provoca nel tempo il degrado, la disgregazione e la perdita delle caratteristiche qualitative delle superfici. Il degrado può essere causato da sollecitazioni meccaniche dirette o indotte. In gran parte queste dipendono da alterazioni connesse all’umidità presente nelle murature, sia di causa esterna (acque meteoriche), che interna (diffusione del vapore dall’interno all’esterno). A questi fenomeni sono legati conseguenti micro-variazioni di volume (gelo-disgelo), fenomeni chimici o elettrochimici (efflorescenze, ossidazioni, incompatibilità di tipo chimico) e patologie biofisiche (muffe, alghe). Il restauro e la protezione con prodotti adeguati , consente di prolungare la vita degli edifici e di ridurre fortemente il costo delle manutenzioni. Malte e intonaci naturali , calce e cocciopesto , silicati . Finiture liscie e strutturate a calce , silossaniche e ai silicati , consolidanti per intonaci degradati , rasanti minerali e fibrati , sono alcune delle soluzioni che abbiamo selezionato nel corso dei decenni per affrontare un tema importante e complesso come quello della protezione degli edifici. Per tutte le informazioni ti invitiamo a contattarci e un nostro consulente ti guiderà nella scelata del prodotto più appropriato.
SOLUZIONI PER UMIDITÀ DI RISALITA
L’umidità presente all’interno delle murature, in assenza di accorgimenti che regolino l’espulsione dell’acqua, determina inevitabili progressivi fenomeni di degrado: fessurazione e distacco di intonaci, rivestimeti e finiture; formazione di incrostazioni, efflescenze, muffe, fino alla compromissione strutturale della muratura (dovuta all’azione corrosiva di sali in essa disciolti, come i solfati).L’umidità di risalita rappresenta la prima causa di degrado di una muratura (altre tipologie di umidità sono quella accidentale, da costruzione, meteorica e da condensa). In questa patologia l’acqua contenuta nel terreno viene assorbita dalla muratura e successivamente risale il muro stesso e, trasformatasi in vapore, viene espulsa verso l’interno e l’esterno dell’edificio. I sali contenuti nell’acqua, durante la risalita, si depositano e si cristallizzano sulle superfici di intonaco della muratura, formando un’incrostazione che impedisce l’evaporazione dell’umidità e provoca un innalzamento della pressione verso l’esterno. L’eccesso di acqua che non riesce ad uscire, dilata la muratura fino al distacco dell’intonaco.
ella pressione verso l’esterno. L’eccesso di acqua che non riesce ad uscire, dilata la muratura fino al distacco dell’intonaco.
I cicli di risanamento deumidificante Tower®, sono progettati per risanare l’umidità ascendente dal sottosuolo, la condensa causata da scarsa ventilazione in ambienti interrati le efflescenze dovute agli agenti atmosferici. I cicli Tower possono essere utlizzati su qualsiasi tipo di muratura (laterizio, muratura mista, cemento armato, pietra), sia all’interno che all’esterno dell’edificio. Tutti i prodotti schede tecniche sull'umidità di risalita li potete trovare qui.
SOLUZIONI PER UMIDITÀ IN SPINTA POSITIVA O NEGATIVA
In ogni manufatto edile, le murature controterra devono contrastare efficacemente la spinta idraulica (sia permanente, sia occasionale) dell’acqua e proteggere dall’umidità presente nel terreno, sia quella permanente sia quella occasionale (causata ad esempio da scavi o lavori di costruzione che alterano l’equilibrio ideologico del suolo). Per proteggere e impermeabilizzare le murature controterra sono necessari precisi cicli di intervento. L’impermeabilizzazione contro l’umidità in spinta negativa (o in controspinta)interviene sulle superficidel lato opposto all’infiltrazione, dove l’acqua tende a staccare lo strato impermeabilizzante dal supporto. Fra i casi tipici di applicazione di questo intervento ci sono le murature (interne o esterne) di locali interrati, strutture di contenimento e fondazione, fosse di ascensori, cunicoli di servizio. L’impermeabilizzazione contro l’umidità in spinta positiva significa invece trattare le superfici sullo stesso lato dell’infiltrazione, contrastando la spinta idraulica, garantendo l’accumulo di acqua e la tenuta della muratura, preservando il manufatto dal degrado indotto dalla spinta idraulica, dagli sforzi meccanici e dagli agenti atmosferici.Esempi di applicazione di questo intervento sono le strutture atte al contenimento di acque, anche potabili (vasche, fontane, canalizzazioni, condotti, serbatoi, piscine).Tutti i prodotti, schede tecniche per l'umidità in spintali potete trovare qui.
SOLUZIONI PER DEGRADO DEI BALCONI
Il degrado dei balconi è dovuto principalmente a fenomeni legati direttamente o indirettamente agli agenti atmosferici e al deflusso delle acque meteoriche. L’acqua piovana agisce negativamente su ogni singolo elemento costitutivo dei balconi (frontali, pavimentazioni, intradossi, parapetti) causando differenti tipologie di degrado: rigonfiamenti; lesioni; distacchi che portano alla luce lo strato portante sottostante; esposizione dei ferri di armatura, fino all'espulsione dello stesso copriferro. In tutti questi casi sono necessari interventi di risanamento specifici e differenziati. Il degrado può essere rallentato se non prevenuto utilizzando alcuni accorgimenti e dispositivi tecnici specifici, sia in fase di costruzione sia di eventuale ristrutturazione: dimensionamento e posizionamento di copertine e gocciolatoi; elementi di scarico; pendenze; guaina e impermeabilizzanti per il corretto deflusso delle acque; presenza di giunti di dilatazione e sigillature elastiche per ammortizzare le tensioni (dovute a variazioni dimensionali, assestamenti strutturali, cicli di gelo-disgelo ecc.).Tutti i prodotti, schede tecniche per il degrado dei balconi li potete trovare qui.
SOLUZIONI PER AMMALORAMENTO DEL CEMENTO ARMATO
Il principale pericolo a cui è sottoposto il cemento armato è di natura chimica: la carbonatazione della calce. Questo fenomeno è causato dall’anidride carbonica e solforosa contenuta nell’aria e nell’acqua che, reagendo con la calce liberata dal cemento, forma cristalli insolubili di carbonato di calcio. Il conseguente abbassamento alcalino (fino a pH inferiore a 9) favorisce l’aggressione dello strato passivante dei ferri d’armatura, l’ossidazione, l’aumento volumetrico, il rigonfiamento, la disgregazione, provocando diverse patologie: fessurazione del calcestruzzo; distacco del copriferro; disgregazione del conglomerato; corrosione dell'armatura.
Oltre ai fenomeni chimici, il cemento armato è sottoposto a un forte degrado di natura fisica. Tipico esempio è la presenza di “nidi di ghiaia” o “vespai”, causati da una non corretta distruzione degli inerti al momento del getto nel cassero. Questi agglomerati hanno scarsa consistenza di cemento e presenza di vuoti che sottopongono il cemento armato al rapido degrado. Le variazioni dimensionali dovute ai cambiamenti climatici (gelo-disgelo dell’acqua presente nelle porosità del calcestruzzo) generano tensione tra inerti e pasta di cemento, mentre l’acqua provoca la solubilizzazione della calce libera, fenomeno che provoca l’aumento degli spazi vuoti nella matrice pertanto ulteriori infiltrazioni, corrosioni, indebolimento della massa.
Tutti i prodotti, schede tecniche per l'ammaloramento del cemento armato li potete trovare qui.
SOLUZIONI PER DEGRADO DELLE GRONDE
Una non adeguata o insufficiente protezione dei ferri d’armatura (spessore del copriferro, natura e posa del conglomerato, barriere di rivestimento) ne causano l’esposizione agli agenti atmosferici (solfati, cloruri e nitrati) contenuti nell’acqua piovana, causando un notevole abbassamento dei valori del PH attuandone il processo di ossidazione da parte dell’ossigeno causa di progressivo aumento volumetrico.
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